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- 22GEN
GIANNI SCHICCHI G. PUCCINI OPERA STREAMING
TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZANel segno delle celebrazioni a Dante Alighieri, inizia il 2021 del Teatro Municipale di Piacenza. Al sommo poeta, a 700 anni dalla scomparsa (1321 – 2021), sarà dedicato uno speciale omaggio tra letteratura e melodramma. In programma l’allestimento di Gianni Schicchi, una delle più celebri e amate opere di Giacomo Puccini, preceduto dai versi della Divina Commedia dedicati a Schicchi che Dante pone tra i “falsatori di persona” nel XXX Canto dell’Inferno. La lettura dantesca, dal titolo Omaggio al sommo poeta – Gianni Schicchi nell’Inferno di Dante sarà affidata alla voce recitante dell’attore piacentino Mino Manni, accompagnato dal violino di Eleonora Liuzzi e dal violoncello di Maria Chiara Casali.
A seguire, l’esecuzione dell’opera Gianni Schicchi di Puccini, con la direzione musicale di Massimiliano Stefanelli alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana. La regia è firmata da Renato Bonajuto, gradito ritorno dopo Il barbiere di Siviglia dello scorso dicembre, così come quello del baritono Roberto de Candia, che dopo aver vestito i panni di Figaro indossa ora quelli di Gianni Schicchi. Con lui il soprano Giuliana Gianfaldoni nel ruolo di Lauretta, già applaudita al Municipale nel 2020 come Nannetta in Falstaff, il mezzosoprano Valeria Tornatore, il giovane tenore Matteo Desole, Andrea Galli, Renata Campanella, Graziano Dallavalle, Mattia Denti, Juliusz Loranzi, Stefania Ferrari, Valentino Salvini, Simone Tansini, Francesco Cascione, Lorenzo Sivelli e la piccola Elettra Secondi. L’idea scenica è di Danilo Coppola, i costumi sono firmati da Artemio Cabassi e le luci da Michele Cremona.
Terza e ultima delle opere in un atto del “Trittico” pucciniano, Gianni Schicchi è quella più rappresentata. Puccini e il suo librettista Giovacchino Forzano presero spunto dalla Commedia dantesca, dove con i celebri versi “Quel folletto è Gianni Schicchi/ e va rabbioso altrui così conciando” il personaggio fa la sua apparizione tra i dannati infernali. Forzano scriveva il 3 marzo 1917 a Tito Ricordi: “Ho anche finita una breve trama su Gianni Schicchi, soggetto che veramente si presenta ricco di risorse e di una comicità fuori del comune”. L’opera, composta tra l’altro da Puccini proprio nel periodo tragico dell’influenza spagnola, debuttò in prima assoluta il 18 dicembre 1918 al Metropolitan di New York, e pur rifacendosi al genere buffo dell’opera italiana conserva un’individualità sia drammatica sia musicale, in grado anzi di anticipare i decenni successivi.